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Sembra il mio ex ed io non voglio una relazione ossessiva…

Ciao a tutti, sono sveglia per l’ennesimo attacco d’ansia… vi spiego meglio la situazione.
Tempo fa ho avuto una relazione di due anni con un ragazzo, ci siamo voluti davvero  bene ma piu si portava avanti la storia piu lui aveva comportamenti ossessivi nei miei confronti.
Questo suo atteggiamento e questa sua gelosia morbosa mi ha portata ad allontanarmi da tutte le mie amicizie, a non parlare con nessun ragazzo al di fuori di lui.
Quando andavo in giro e passava un ragazzo abbassavo lo sguardo perché mi sentivo in colpa, per non parlare di quante volte mi controllava il telefono per vedere con chi parlavo.
A metà relazione ho cominciato ad avere ansie forti e dubbi enormi, io sentivo di volergli bene e di amarlo… alternavo momenti in cui ero sicura delle emozioni che provavo a momenti in cui avevo l’ansia perché pensavo di non amarlo e più lo pensavo, più mi veniva l’ansia.
Quando ci siamo lasciati non avevo piu nessun tipo si malessere, sono stata davvero male.
A distanza di due anni ho conosciuto un ragazzo un anno piu grande di me.
Con questo ragazzo esco da tre mesi e sto insieme da uno.
All’inizio ero convintissima di quello che provavo poi ho cominciato ad avere le stesse ansie che avevo con il mio ex.
A volte sono sicura di quello che provo, altre volte ho dubbi e sto davvero male perche non voglio perderlo.
Ieri pomeriggio ad esempio eravamo in macchina, stavo bene e ad un certo punto ha cominciato a guardarmi il telefono e ha guardare tutti i messaggi che mi arrivano su instagram e facebook.
In quel momento mi sono sentita come schiacciata e per un momento ho pensato “sembra il mio ex io non voglio una cosa ossessiva”.
Questo mio pensiero mi ha portato a pensare successivamente “se ho pensato questo vuol dire che io non lo voglio davvero” e da lì ho cominciato ad avere l’ansia.
Ho letto su internet di un certo DOC da relazione, i sintomi sono li stessi ma io vorrei avere anche un parere personale vostro.
Mi scuso per il papiro, spero mi rispondiate perché sto davvero male non lo voglio lasciare.

Beatrice, 18 anni


Cara Beatrice,
quando una relazione prende forma e il rapporto si consolida è normale che possano generare ansie e preoccupazioni.
Finché ci si trova in una fase conoscitiva, nonostante ci sia una condivisione del tempo e della personale sfera emotiva esiste sempre una certa “distanza” che permette di filtrare e mettersi a riparo da possibili sofferenze.
L’idea di avere potenzialmente una “via d’uscita” dal rapporto (infondo il tempo della conoscenza serve proprio a valutare la compatibilità con il partner) fa vivere la relazione con maggiore spensieratezza.
Un legame amoroso stabile implica un’esclusività che nonostante sia supportata dal sentimento (l’amore fa desiderare quella persona e non altre) può far emergere difficoltà relative alla richiesta di contrattare i propri spazi e le proprie libertà (intesa come dimensione personale di pensare come individuo separato).
Nella tua situazione, l’esperienza passata ha generato in te una forma di stress (malessere psicologico) che in un certo senso ha lasciato una traccia nella tua memoria emotiva, ad oggi riattivata nella nuova relazione.
Il pensiero di rivivere quell’oppressione fa scattare in te una forma di difesa e la necessità di poter gestire il rapporto per non incorrere nella stessa condizione di malessere.
Questa reazione ci sembra fisiologica e ci sembra importante che tu possa sintonizzarti con le tue sensazioni per comprendere al meglio quali sono i tuoi bisogni.
Non ci sembra insolito provare fastidio per la “violazione” della propria privacy (chat, sms) perché è importante basare un rapporto sulla fiducia e non sul controllo. Avere un proprio spazio inviolabile e personale è fondamentale per vivere le relazioni amorose in maniera più matura. E’ necessario che ogni uno possa fare liberamente le proprie esperienze sociali (nel rispetto dell’altro). Questo non minaccia l’unione ma anzi arricchisce il rapporto.
Tuttavia, nella tua mail emerge più volte il sentimento di senso di colpa come se per te fosse complicato pensarti come persona individuale fuori dalla coppia.
Incrociare lo sguardo di altri ragazzi o intrattenere relazioni amicali via chat sono azioni comuni ma in te generano una sensazione di inadeguatezza quando l’altro mette in atto il controllo. La prospettiva si ribalta e nei tuoi pensieri sei tu ad avere pensieri insoliti e sbagliati.
Il nostro suggerimento è quello di non focalizzarti sull’etichetta diagnostica a cui potresti appartenere (in ogni caso servirebbe la valutazione di un esperto) la quale non ti aiuterebbe a risolvere questa situazione che stai vivendo.
Piuttosto, potresti partire da te stessa ponendo maggiore attenzione alle cose che ti fanno stare bene. L’armonia della coppia non può non tener conto della tua serenità.

Speriamo di averti suggerito spunti di riflessione utili.
Torna a scriverci se ne senti bisogno.
Un caro saluto!